FAUNALIA

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IuliaAristoi
view post Posted on 14/12/2011, 01:33




Qualche informazione tratta dal WEB:

Il Fauno nella mitologia.

Fauno (più tardi fatto corrispondere al Satiro della mitologia greca) è una figura della mitologia romana, una divinità della natura, in particolare della campagna e dei boschi.

In alcune versioni del mito è identificato con un antico re del Lazio, nipote di Saturno o di Marte, figlio di Pico e Canente o Pomona e padre di Latino, il quale, dopo la morte, fu venerato sia come protettore di raccolti e armenti (Inuus), sia per le sue facoltà di oracolari (Fatuus).

La sua sposa era Fauna, chiamata anche Fatua; in versioni tarde fu associato al dio greco Pan, oltre che al Satiro.
Era anche chiamato Luperco, in qualità di difensore delle greggi dagli assalti dei lupi e lupo egli stesso (Lupercus = lupus + hircus).


Nelle comunità rurali, la sua festa (Faunalia), ricorreva il 5 dicembre tra danze e processioni.

Per altri sarebbe stato il terzo re preistorico dell'Italia, e avrebbe introdotto nella penisola il culto della divinità e l'agricoltura; dopo la morte gli vennero dedicati molti onori e venne venerato come dio dei boschi, protettore delle greggi e degli armenti.

È una delle più antiche divinità italiche, nonché l'istitutore dei Salii e dei Luperci, le due solidalitates dedicate al culto iniziatico di Marte.

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wiki

Fonti antiche [modifica]

Virgilio, Eneide, VII; X;
Ovidio, Fasti, IV;
Orazio, Odi

Il Fauno è una figura della mitologia romana, una divinità della natura, in particolare della campagna e dei boschi. Il suo aspetto è dalle forme umane, ma con i piedi di capra e con le corna sulla fronte. Più tardi fu fatto corrispondere al Satiro della mitologia greca, benché quest'ultimo fosse legato al culto del dio Dioniso (Bacco per i Romani).
Indice
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1 Il mito
2 Culto
3 Dopo i Romani
4 Nel mondo moderno e nella cultura
4.1 Opere d'arte
4.2 Nella letteratura
4.3 In musica e in danza
4.4 Nel cinema
4.5 Nei videogiochi
4.6 Citazioni
5 Note
6 Fonti antiche
7 Voci correlate
8 Altri progetti

Il mito [modifica]
Fauno

Inizialmente era il dio della campagna, contrapposto al dio dei boschi Silvano. È una delle più antiche divinità italiche, nonché l'istitutore dei Salii e dei Luperci, le due solidalitates dedicate al culto iniziatico di Marte.

In alcune versioni del mito è identificato con un antico re del Lazio, nipote di Saturno o di Marte, figlio di Pico e Canente o Pomona e, secondo l'Eneide, padre di Latino, il quale - dopo la morte - fu venerato sia come protettore di raccolti e armenti (Inuus), sia per le sue facoltà di oracolari (Fatuus). Secondo una versione latina, era figlio di Giove e della maga Circe. La sua sposa era Fauna, chiamata anche Fatua; in versioni tarde fu associato al dio greco Pan, oltre che al Satiro. Secondo dei miti romani, ripresi poi nell'Eneide da Virgilio, Fauno era lo sposo di Marica, divinità delle acque, dalla quale ebbe Latino. Insieme a una ninfa siciliana avrebbe generato invece il bellissimo pastore Aci.

Per altri sarebbe stato il terzo re preistorico dell'Italia, e avrebbe introdotto nella penisola il culto della divinità e l'agricoltura; dopo la morte gli vennero dedicati molti onori e venne venerato come dio dei boschi, protettore delle greggi e degli armenti. Secondo altre fonti, i Fauni sarebbero stati antichi pastori, abitanti, ai primordi del mondo, nel territorio sul quale verrà fondata Roma[1].

Il dio Fauno era anche chiamato Luperco, in qualità di difensore delle greggi dagli assalti dei lupi e lupo egli stesso (Lupercus = lupus + hircus).

Nell'Eneide si fa riferimento anche a un Fauno omonimo del dio: è il padre del giovane guerriero italico Tarquito ucciso da Enea in combattimento. Tarquito risulta essere comunque un semidio, in quanto sua madre è la ninfa Driope.
Culto [modifica]

Nelle comunità rurali, la sua festa (Faunàlia), ricorreva il 5 dicembre tra danze e processioni.

L'unico tempio a lui dedicato in Roma, il Tempio di Fauno, si trovava sull'Isola Tiberina. Nei pressi di un bosco situato nelle vicinanze della fontana Albunea, esisteva un celebre oracolo, dedicato al dio Fauno.

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Fauni

Il Fauno (più tardi fatto corrispondere al Satiro della mitologia greca) è una figura della mitologia romana, una divinità della natura, in particolare della campagna e dei boschi. Inizialmente era il dio della campagna, contrapposto al dio dei boschi Silvanus. In alcune versioni del mito è identificato con un antico re del Lazio, nipote di Saturno o di Marte, figlio di Pico e Canente o Pomona e, secondo l'Eneide, padre di Latino, il quale dopo la morte fu venerato sia come protettore di raccolti e armenti (Inuus), sia per le sue facoltà di oracolari (Fatuus). Secondo una versione latina, era figlio di Giove e della maga Circe. La sua sposa era Fauna, chiamata anche Fatua; in versioni tarde fu associato al dio greco Pan, oltre che al Satiro. Il dio Fauno era anche chiamato Luperco, in qualità di difensore delle greggi dagli assalti dei lupi è lupo egli stesso (ossia lupus, lupo ed hircus, specie di capra domestica). Il suo aspetto è dalle forma umane, ma con zoccoli e coda di capra e con le corna sulla fronte,ed amano accompagnarsi con Ninfe, Naiadi e persino Driadi ed Amadriadi, qualora esse glielo consentano. Intelligenti ed astuti, spesso alleati dei possenti Centauri, coi quali amano bere e operare scorrerie licenziose, e sono spesso in conflitto coi feroci Lapiti, uomini primitivi che combattono a mani nude, o con pietre e bastoni. Amici dei pastori e dei cacciatori, sono espertissimi allevatori di animali e persino di api, ed abili cacciatori, ma anche abilissimi suonatori, specie di flauti, zampogne e ogni strumento a fiato, e sfrenati ballerini.

Nelle comunità rurali, la sua festa (Faunalia), ricorreva il 5 dicembre tra danze e processioni. Per altri sarebbe stato il terzo re preistorico dell'Italia, e avrebbe introdotto nella penisola il culto della divinità e l'agricoltura; dopo la morte gli vennero dedicati molti onori e venne venerato come dio dei boschi, protettore delle greggi e degli armenti. Secondo altre fonti, i Fauni sarebbero stati antichi pastori, abitanti, ai primordi del mondo, nel territorio sul quale verrà fondata Roma. È una delle più antiche divinità italiche, nonché l'istitutore dei Salii e dei Luperci, le due solidalitates dedicate al culto iniziatico di Marte. Nei primi secoli dell'era cristana, molte divinità pagane vennero demonizzate e i Fauni furono associati ai Satiri e ai Silvani. La figura del Fauno diverrà in seguito quella del diavolo-tipo. Nello stesso periodo, però, i Fauni vennero anche convertiti in esseri non malvagi, simili ai folletti. L'unico tempio a lui dedicato in Roma, il Tempio di Fauno, si trovava sull'Isola Tiberina. Nei pressi di un bosco situato nei pressi della fontana Albunea, esisteva un celebre oracolo, dedicato a Fauno. Nell'Eneide si fa riferimento anche a un Fauno omonimo del dio: è il padre del giovane guerriero italico Tarquito ucciso da Enea in combattimento. Tarquito risulta essere comunque un semidio, in quanto sua madre è la ninfa Driope.
 
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